Cosa è la privazione del sonno e perché abbiamo bisogno di dormire?

La privazione del sonno influenza specifiche funzioni e alcuni sistemi del nostro organismo. La privazione del sonno è causata da una consistente mancanza di sonno o una bassa qualità dello stesso. Nel lungo periodo, dormire regolarmente meno di 7 ore a notte può incidere negativamente sulla nostra salute.

Il nostro organismo ha una fisiologica necessità di riposare, esattamente come ha bisogno di aria e cibo per assolvere a tutte le proprie funzioni biologiche. Durante il sonno, infatti, il corpo ripristina il proprio equilibrio chimico e il cervello crea nuove connessioni contribuendo a mantenere la memoria e le funzioni cognitive.

In mancanza di un riposo adeguato, il cervello e il corpo non funzionano normalmente, e ciò può abbassare sensibilmente la qualità della vita.


La privazione del sonno ha ricadute sulla nostra salute: gli studi

I risultati di una ricerca condotta nel Regno Unito rivelano le conseguenze di un meccanismo cerebrale mediante il quale un insufficiente riposo notturno può sviluppare il rischio di obesità, che tende a mantenersi nel tempo.

Dormire poco indurrebbe una ridotta attività di alcune aree cerebrali: non pago di un sonno ristoratore, l’individuo tenderebbe istintivamente a prediligere cibi più appaganti, ma dall’elevato contenuto calorico. Le evidenze scientifiche associano la privazione del sonno a un aumentato rischio di malattie metaboliche come l’obesità. I dati del National Diet and Nutrition Survey hanno chiarito le correlazioni tra durata del sonno, dieta e indicatori di salute metabolica negli adulti del Regno Unito.

Il campione di persone valutato (n = 1.615, età 19-65 anni, 57,1% donne) ha compilato un questionario sulla durata del proprio sonno e stilato un diario alimentare per circa 3-4 giorni. Sono stati registrati la pressione sanguigna e la circonferenza della vita. Valori come livello dei lipidi a digiuno, glucosio, emoglobina glicata, ormoni tiroidei e proteina C-reattiva ad alta sensibilità sono stati misurati a un sottogruppo di partecipanti.

Il campione analizzato ha confermato di non seguire alcuna dieta restrittiva, al momento dell’analisi. Il risultato dell’indagine ha confermato una tendenza all’aumento del BMI (Indice di Massa Corporea) negli individui con nottate più brevi e discontinue alle spalle.

Il sonno degli adolescenti: quale correlazione con alcuni problemi di salute?

Quanto dormono gli adolescenti? Tipicamente, gli adolescenti tendono a coricarsi tardi (soprattutto nel fine settimana) e a svegliarsi tardi. Il sonno è prezioso in età adolescenziale: sarebbero necessarie circa nove ore di sonno per notte, per garantire buone performance scolastiche e lo svolgimento ottimale di tutte le attività della giornata.

JAMA Pediatrics ha pubblicato un interessante studio su ciò che viene definito social jet lag, ossia uno squilibrio tra il nostro orologio biologico e la nostra routine giornaliera: basti pensare a quando andiamo a dormire molto tardi la sera e, per un qualsiasi motivo, siamo costretti a risvegliarci presto al mattino.

Lo studio ha coinvolto ragazzi e ragazze in età adolescenziale, ponendo a confronto l’ammontare di ore di sonno infrasettimanali con il totale di ore di sonno nel fine settimana. I risultati hanno rivelato un incremento dell’Indice di massa Corporea inversamente proporzionale alla quantità di riposo notturno, soprattutto nella popolazione femminile: ciò significa che la tendenza a un aumento ponderale diventa significativa quando si dorme di meno.

Perché il sonno fa bene? Gli effetti sul nostro organismo

Allora, perché dormire poco fa ingrassare? Più che sull’aumento di peso tout court, dovremmo spostare l’attenzione sugli effetti negativi a livello metabolico (obesità, diabete) che una scarsa qualità del sonno può causare.

Il sonno aiuta il corpo a produrre grassi “buoni” che contribuiscono al consumo di calorie durante la notte. Si tratta di grassi che l’ormone del sonno, la melatonina, contribuisce a produrre.

Tali grassi aiutano a regolare lo zucchero nel sangue, facendo sì che l’insulina funzioni in modo efficiente. Inoltre aiutano a proteggere dalla tendenza all’obesità e dall’innalzamento degli indici di massa corporea. Infatti, alcuni di questi grassi attivano una proteina che contribuisce a bruciare calorie durante la notte.

Viceversa, il sonno scarso agisce nella direzione opposta aumentando la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Per lunghi periodi di tempo, livelli elevati di cortisolo producono glucosio, innalzando gli zuccheri nel sangue. Questo finisce per compromettere la naturale funzione di bruciare calorie durante il sonno.

Da tutto ciò possiamo dedurre che, curando la quantità e la qualità del nostro sonno notturno, possiamo contribuire sensibilmente a promuovere la produzione naturale di melatonina nel corpo, con una riduzione delle calorie durante questo importante processo.