In una società che corre tanto, sempre più proiettata verso il digitale e che ha fatto del successo e del profitto il suo mantra, a volte può sembrare difficile riuscire ad abbracciare a pieno il concetto di “work-life balance”. Ma di cosa si tratta esattamente? E come fare a raggiungerlo?

Che cos’è il work-life balance, l’equilibrio tra lavoro e vita privata?

Il termine work-life balance è apparso inizialmente in Gran Bretagna, già verso la fine degli anni Settanta, per indicare la ricerca di un equilibrio tra la sfera personale (affetti familiari, amicizie e svago) e l’ambito lavorativo.

Questo tema è diventato quanto mai attuale negli ultimi mesi: se è vero, infatti, che lo smartworking, una delle grandi novità dovute alla pandemia, fornisce la possibilità di lavorare a stretto contatto con i propri affetti, d’altro canto fa corrispondere luogo domestico e lavoro e ha dato a molti la sensazione di non potersi mai staccare veramente, seppur svolgendo la propria attività da remoto. Lo smartworking, infatti, ha fatto sì che il lavoratore sia praticamente sempre connesso con il proprio ambiente lavorativo e, spesso, sempre a disposizione anche quando l’orario di lavoro è già finito.

Tutto ciò sfocia in un sovraccarico psicofisico del lavoratore, che causa non poco stress: e questo ha ripercussioni sull’umore e la salute mentale, creando problemi di insonnia, stress e ansia. Trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata diventa allora cruciale per riuscire ad affrontare queste nuove circostanze lavorative: è un processo lungo e personale, diverso per ognuno, ma che è necessario raggiungere per ottenere grandi risultati e serenità.

Trovare una work-life balance non vuol dire semplicemente dividere in maniera perfetta le ore dedicate alla propria vita personale e quelle dedicate alla propria professione. Si tratta più che altro di assumere un nuovo punto di vista e atteggiamento che porta i lavoratori a vivere con soddisfazione i successi in ambito professionale e ad avere anche tutto il tempo per godere di hobby, interessi e affetti. Ognuno, a seconda delle priorità, dell’età, degli impegni e degli interessi, deve trovare il punto in cui imparare a tracciare questa linea per riuscire a vivere al meglio da ogni punto di vista.

Equilibrio tra lavoro e vita privata: i vantaggi per le aziende

Favorire un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata non è un vantaggio solo per i dipendenti. Le aziende che puntano a migliorare la work-life balance dei loro dipendenti vedono solitamente dei risultati estremamente positivi: più il lavoratore, infatti, termina la settimana lavorativa con poco stress, maggiore appagamento personale e relax, e più aumenta la sua produttività sul posto di lavoro.

Lo stesso vale anche per chi lavora in proprio. È importante trovare il proprio equilibrio: non tutti devono e possono lavorare lo stesso numero di ore per sentirsi appagati dal punto di vista professionale e personale.

Sentirsi sopraffatti dal lavoro non rende gli impiegati più produttivi, né più puntuali o smart. Tutt’altro. Un buon manager dovrebbe allora imparare a:

  • capire le esigenze del suo team e accettarle in maniera flessibile;
  • dare il buon esempio, curando per primo la propria work-life balance;
  • garantire benefit e supporto nell’ambito della sfera privata.

In questo modo, gli impiegati saranno certamente più motivati e, di conseguenza, lavoreranno in maniera molto più efficiente e produttiva.

Come trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata?

E dal punto di vista del lavoratore, invece? Come arrivare al proprio personale equilibrio tra lavoro e vita privata?

Le strade da seguire possono essere molteplici perché – come già detto – ognuno deve riconoscere le proprie esigenze e trovare il modo per vivere al meglio il rapporto tra lavoro e tempo libero. Esistono però alcuni suggerimenti e indicazioni che possono aiutare tutti a procedere nella giusta direzione:

  • non aspirare sempre e solo a una perfetta work-life balance: riuscire tutti i giorni ad avere l’equilibrio perfetto è impossibile. Non bisogna puntare ad avere delle giornate divise equamente in maniera matematica, ma a costruire delle abitudini che durino nel tempo.
  • riflettere su se stessi e su cosa si vuole dal proprio stile di vita: è importante, di tanto in tanto, fermarsi un attimo per analizzare quali siano le proprie priorità ed esigenze. In questo modo, si può anche arrivare a comprendere se è necessario cambiare qualcosa per condurre un’esistenza più serena.
  • non aver paura di staccare: è importantissimo creare dei confini netti tra vita privata e lavorativa e non esitare a rispettarli. I due mondi dovrebbero cercare di rimanere il più separati possibile, per riuscire a dare il meglio di sé in entrambe le situazioni.

L’importanza del self-care

La ricerca del giusto equilibrio tra lavoro e vita privata non è un processo facile, né veloce, ma è necessario per vivere al meglio.

Un passaggio importantissimo consiste nel prendersi sempre cura di se stessi. Se si desidera migliorare il proprio benessere quotidiano, a lavoro e a casa, infatti, l’adozione di uno stile di vita votato al self-care è imprescindibile. Non dedicare abbastanza attenzione ai segnali inviati dal corpo e dalla mente, in una società come quella contemporanea, può facilmente portare al burn-out, uno stato di estremo sfinimento, fisico e mentale, che rende impossibile funzionare al meglio in qualsiasi ambito.

Per questo, è importante dedicarsi alla propria salute da tutti i punti di vista, cercando di allontanare il più possibile lo stress. Fare esercizio fisico, avere una dieta bilanciata e dormire il giusto numero di ore a notte sono solo alcuni dei modi in cui è possibile sentirsi meglio.