Dormire bene, si sa, è fondamentale per affrontare con la giusta energia la giornata e, più in generale, per mantenersi sani nel fisico e nella mente. Dormire poche ore a notte, oppure al contrario dormirne troppe, ha un impatto negativo sulla nostra salute e ci rende più inclini ad alcune patologie quali il diabete, l’obesità e ad alcune malattie a livello psicologico come la depressione.
È dunque fondamentale dormire all’incirca 8 ore per notte, ma è altrettanto importante che il sonno sia sereno, per essere davvero ristoratore. Cosa accade, infatti, quando ci si addormenta e si inizia a sognare? I sogni possono influire sulla qualità del sonno? In modo positivo o negativo? Proviamo a scoprirlo insieme.
Gli incubi: una premessa
Gli incubi, cioè quei sogni angoscianti che provocano un immediato risveglio notturno, possono capitare a chiunque. Sono influenzati da eventi che viviamo durante il giorno e dalle nostre paure; sono però più frequenti per le persone che soffrono di alcune specifiche patologie psicologiche, come gli attacchi di panico, la depressione, il disturbo post-traumatico da stress oppure altre malattie legate alla sfera psichiatrica vera e propria, come ad esempio il disturbo borderline di personalità, il disturbo bipolare o la schizofrenia. In tutti questi casi, naturalmente, è bene rivolgersi al personale medico per tenere sotto controllo e curare anche l’aspetto del sonno e del riposo notturno.
Gli effetti dei sogni sulla qualità del sonno
- Risvegli notturni e insonnie: è stato dimostrato attraversi diversi studi scientifici che i sogni, in particolar modo gli incubi, influiscono negativamente sulla qualità del sonno, dal momento che possono provocare frequenti risvegli e conseguenti insonnie notturne. Un brutto sogno, infatti, per quanto spiacevole non provoca un immediato risveglio, mentre l’incubo porta proprio a destarsi dal sonno.
- Cattivo umore durante il giorno: i brutti sogni e gli incubi, che si ricordano molto spesso come sogni estremamente vividi e dettagliati, possono influenzare addirittura il nostro umore una volta svegli, durante tutta la giornata, e così anche il nostro comportamento. È possibile essere affetti nel corso della giornata da sensazioni di ansia e di angoscia o di estrema stanchezza mentale.
- Stanchezza fisica, stress e mal di testa al risveglio: al mattino e durante la giornata è possibile sentirsi stanchi fisicamente, senza energie, con un maggior carico di stress e di nervosismo e con la sensazione di mal di testa. Questo avviene perché l’organismo non si è sufficientemente riposato attraverso il sonno notturno, in particolare a causa di un’alterazione del sonno nella fase REM.
- Difficoltà ad addormentarsi nelle notti successive: in particolar modo se gli incubi e i brutti sogni sono ricorrenti, è molto probabile che si faccia fatica ad addormentarsi e si provi ansia una volta coricati a letto, poiché si ha il timore di rivivere la spiacevole sensazione provata durante l’incubo. Questa latenza di inizio del sonno è stata dimostrata anche attraverso studi scientifici, che hanno evidenziato un più alto indice di eccitazione e attività cerebrale in coloro che soffrono con frequenza di incubi e di disturbi del sonno.
- Affaticamento dell’apparato cardiovascolare: i brutti sogni e gli incubi notturni, se frequenti, possono portare a un affaticamento dell’apparato cardiovascolare, a causa delle tensioni e dello stress che la nostra mente genera attraverso i sogni (la cosiddetta “preoccupazione inconscia”) e che si ripercuotono sul nostro organismo.
La struttura complessiva del ciclo del sonno rimane la stessa oppure differisce in caso di incubi e brutti sogni? Esistono diversi studi che hanno provato a dare una risposta a questa domanda, e i dati che sono emersi sono leggermente in contrasto.
Un esperimento svolto nel 2015 dagli studiosi Franc Paul, Michael Schredl e Georg W. Alpers ha dimostrato, tramite le analisi effettuate attraverso l’esame polisonnografico svolto in ambito ambulatoriale, che i sogni non influenzano in modo sostanziale la struttura complessiva del ciclo del sonno, cioè l’alternanza e la durata delle diverse fasi.
Uno studio di qualche anno precedente aveva però invece evidenziato come i sogni influissero anche sulla struttura del sonno, in particolare sulla fase REM, che in caso di incubi diventa più lunga e intensa.
Ad ogni modo, possiamo concludere affermando che i sogni, in particolare quelli spiacevoli e gli incubi, influiscono sulla qualità del sonno, rendendolo meno ristoratore e rigenerante, e provocano anche alcuni effetti collaterali durante il giorno.
Fonti:
1. Nightmares affect the experience of sleep quality but not sleep architecture: an ambulatory polysomnographic study
2. The emotional brain and sleep: An intimate relationship
3. Arousal in Nocturnal Consciousness: How Dream- and Sleep-Experiences May Inform Us of Poor Sleep Quality, Stress, and Psychopathology
4. How Do Dreams Affect Sleep?